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Tour di due giorni tra i Monti Sabini

Da Montopoli di Sabina a Roccantica, passando per Poggio Mirteto e Poggio Catino


Un weekend da passare fra i panorami e le bellezze architettoniche dei paesini medievali adagiati sui colli compresi fra il fiume Tevere e i Monti Sabini. Meno di 26 km da percorrere in auto, in moto ma anche in bicicletta, lungo strade poco trafficate, immerse in un paesaggio rilassante e avvolgente – tra vallate di ulivi, boschi e reperti archeologici - seguendo una traiettoria verticale che costeggia il versante occidentale dell’imponente catena montuosa.

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immagine della tappa a Montopoli di Sabina

Immagine di Montopoli di Sabina

Arriviamo a Montopoli di Sabina in quaranta minuti prendendo da Roma l’uscita Fiano Romano dell’A1 e proseguendo per circa 15 km sulla SR 313 Passo Corese, oppure prendendo il treno da Roma fino alla stazione di Poggio Mirteto Scalo, da cui proseguire in sella alla bicicletta. A Montopoli, infatti – unico comune della provincia di Rieti compreso nella Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa - è possibile percorrere la pista ciclabile di recente realizzazione che parte dal borgo per snodarsi attraverso la vegetazione lungo le sponde del Farfa. Lungo la strada per il paese visitiamo un ex convento francescano, oggi Chiesa di Santa Maria degli Angeli, che conserva pregevoli affreschi seicenteschi di Vincenzo Manenti, mentre passeggiando per il caratteristico centro storico medievale possiamo ammirare sulla Piazza Comunale la Torre Ugonesca a pianta quadrata, del X secolo e la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. Per chi volesse assaggiare i sapori della cultura gastronomica locale consigliamo lo splendido Ristorante Villa Poggio degli Ulivi, a Poggio Mirteto Scalo, in cui è possibile fare anche un rilassante tuffo nella piscina della struttura. 

Da visitare anche la frazione di Bocchignano, piccolo gioiello medievale risalente all’XI secolo, che fra i suoi stretti vicoli nasconde la magnifica Piazza D’Armi, cuore del paese, la particolare atmosfera di Piazza Pollarola – racchiusa nelle antiche mura in cui si aprono archetti e viuzze di ciottoli che salgono e scendono fra le caratteristiche case del borgo - e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, affacciata su un panorama naturale favoloso.

 

immagine della tappa c Poggio Mirteto

Immagine di Poggio Mirteto

Quattro chilometri in direzione nord e raggiungiamo, alle falde del Monte San Cosimo, la collina profumata di mirti di Poggio Mirteto. Sulla centralissima Piazza Martiri della Libertà, splendido e ampio spazio urbano ellittico racchiuso dalle imponenti architetture degli eleganti palazzi, pieno di bar, ristoranti tipici e vivaci locali, visitiamo le due chiese poste alle estremità opposte: la seicentesca Cattedrale di Santa Maria Assunta e la Chiesa di San Rocco. In asse con San Rocco la Porta Farnese, attraverso cui si accede al nucleo medievale, fra vicoli, archi e antiche piazzette. Passata la porta si apre uno scorcio sulla Torre dell'Orologio (XVI sec.) e a destra incrociamo la seicentesca Chiesa di San Giovanni Decollato, il Palazzo Episcopale e l’antichissima Chiesa di San Paolo (XIII sec.), ricca di affreschi. Proseguendo lungo la traiettoria principale usciamo dalla parte opposta del borgo, attraverso la Porta di Sotto dalla quale si apre un paesaggio eccezionale sulla Valle del Tevere ed il Monte Soratte. Tornando nella parte più “moderna” del paese, in Piazza della Vetreria, ammiriamo l’ex Vetreria dei primi dell’Ottocento, un suggestivo esempio di archeologia industriale.

Neanche 2 km e raggiungiamo la località San Valentino, in cui ammirare un’affascinante area archeologica, la Villa dei Casoni, in cui sono presenti, fra la vegetazione, i resti di una maestosa villa rustica romana appartenuta a Varrone. La visita ai ruderi ci porta a scoprire ciò che resta dell’antico ninfeo, con le sue nove nicchie rettangolari semicircolari, parallelo all’imponente criptoportico realizzato con la tecnica dell’opus reticolatum.

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immagine della tappa c Poggio Catino

Immagine di Poggio Catino

Proseguiamo costeggiando la dorsale occidentale dei Monti Sabini fino ai piedi del Monte Tancia, il più alto della catena montuosa. Qui visitiamo il panoramico comune di Poggio Catino, costituito dal paese adagiato su un “poggio” alle cui spalle si estendono rigogliosi boschi, nato nell XI secolo per fare spazio alla crescente popolazione dell’antichissimo borgo di Catino, su cui affaccia, costituitosi quest’ultimo ai tempi dell’antica Roma in una conca naturale. Passeggiando per il centro storico di Poggio Catino possiamo ammirare la Torre Longobarda e l’imponente fortilizio del Castello di Catino, adagiato su una collina carsica circolare, la collina di Moricone, le antichissime chiese di Santa Maria dei Nobili - detta la “Madre di tutte le Chiese del territorio catinese” – e di Sant’Agostino e la Chiesa di San Nicola di Bari, in cui è conservata nella parete della navata destra un’urna cineraria in travertino del II secolo d. C.. Nei pressi della Rocca, all’interno di Palazzo Olgiati, nella prima metà del secolo scorso fu rinvenuta una cella contenente uno scheletro intatto, chiamato la “Dama Bianca”, davvero suggestivo.


 

immagine della tappa d Roccantica

Immagine di Roccantica

Tra uliveti, vigneti e boschi di querce raggiungiamo, infine, l’antico borgo di Roccantica, splendido paesino medievale affacciato su uno dei panorami più belli della Valle del Tevere e sui Monti Sabini. Di vedetta, in posizione dominante sulle tre cinte murarie, accessibili attraverso le tre porte che danno accesso al centro storico, troneggia l’imponente Torrione, posto nel punto più alto del paese. Nei pressi dei resti dell’antico castello visitiamo la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandra, mentre riscendendo fra le strette viuzze di ciottoli incontriamo l’antichissima Chiesa di San Valentinoubicata sull’omonima e bella piazza e la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo – su Via Reatina. Il punto più panoramico del paese è la scalinata che sale dalla parte bassa fino al suggestivo Santuario della Madonna di Piedirocca (XI sec.), costruito proprio sotto alla Torre di Niccolò II, unica rimasta delle antiche mura difensive. Per chi volesse rivivere a pieno le atmosfere, le musiche, i sapori e le tradizioni del Medioevo, consigliamo di effettuare questo itinerario in agosto, quando il paese di Roccantica si anima in occasione della manifestazione “Medioevo in Festa”. 

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Commenti e suggerimenti dei visitatori:

rossana28/03/2014 14:40

Posti incantati....bellissimo itinerario!